Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

“Mi chiamo Christopher John Francis Boone. Conosco a memoria i nomi di tutte le nazioni del mondo e delle loro capitali, e ogni numero primo fino a 7507.”

Christopher detesta il giallo e il marrone, ama il rosso e non mangia se cibi diversi vengono a contatto tra loro. Non ride mai, non gli piace essere toccato, ha difficoltà ad interpretare le espressioni del viso e le metafore.


Christopher ha 15 anni e la sindrome di Asperger, una forma di autismo ad alto funzionamento che da qualche anno è stata inglobata all’interno della grande famiglia dei Disturbi dello spettro autistico.

I sintomi principali sono:
a) Deficit persistenti della comunicazione sociale e dell’interazione sociale in molteplici contesti.
b) Pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi.

Le persone come Christopher hanno molta difficoltà nel capire o comunicare con gli altri, non riescono a seguire conversazioni troppo veloci e confusionarie, specie se dense di termini molto particolari, non comprendono i modi di dire, il sarcasmo o l’ironia e questi sono tutti elementi che rendono difficoltoso il relazionarsi con gli altri in maniera facile, naturale e adattiva. Hanno interessi molto selettivi e ristretti, riscontrano notevole difficoltà a cambiare abitudini o routine quotidiane, impedendo loro di riuscire ad affrontare con successo i grandi e piccoli imprevisti quotidiani o i cambi di programma. Non riescono a sopportare i suoni, alti, bassi, forti o leggeri che siano e questo rende difficoltoso la loro partecipazione a moltissimi contesti sociali e relazionali.

La storia del libro comincia con l’inspiegabile uccisione del cane Wellington a cui Christopher vuole dare una spiegazione, così decide di risolvere questo mistero con l’aiuto della logica e della matematica. Si, la matematica! Perché Christopher non capirà nulla degli esseri umani ma con la matematica è bravissimo!

Riuscirà il piccolo Christopher a risolvere il giallo?

Mark Haddon ci trasporta in quest’avventura che si alterna di momenti comici e momenti molto drammatici che portano alla luce il complesso intrico di bugie, nel quale è avvolta la famiglia di Christopher, a cui è impossibile non voler bene.

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La Giornata Nazionale della Psicologia

Il 10 ottobre 2020 si è celebrata la quinta edizione della Giornata Nazionale della Psicologia promossa dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi e patrocinata dal Ministero della Salute. Il tema di quest’anno è stato “Il Diritto alla Salute Psicologica”.

Che cosa si intende?

Il concetto di salute mentale si riferisce ad una condizione di normalità, benessere e/o equilibrio di tipo psicologico ed emotivo. Vi riportiamo la definizione data proprio dal Ministero della Salute: “una condizione che permette all’individuo di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.

Lo scopo di quest’edizione è stato quello di informare sulle più rilevanti tematiche di interesse psicologico, far conoscere alla comunità le potenzialità della Psicologia come scienza e come professione, focalizzare l’attenzione sulle Istituzioni e sull’accessibilità alle cure psicologiche, al fine di promuovere benessere a livello nazionale e nel mondo.

Abbiamo attraversato, e stiamo ancora attraversando, un periodo difficile e la professione dello Psicologo è stata nuovamente limitata, lì dove, invece, sarebbe dovuta essere rivalutata come una professione capace di intervenire non solo sulla patologia ma anche, e soprattutto, nella prevenzione del disagio e costruzione del benessere. Ad oggi sono ancora tanti i pregiudizi e le paure legate a questa figura, ma ci teniamo a ricordare, oggi come sempre, che chiedere aiuto non etichetta automaticamente una persona sotto la parola “matto” e/o “malato”, ma lo aiuta a migliorarsi, comprendere se stesso e gli altri, ritrovare le proprie motivazioni e ritrovare il proprio benessere ed equilibrio psichico. Voi come vi siete sentiti nell’ultimo anno?

Raccontatecelo qui, senza paura.